Il capoluogo della Regione Siciliana è da considerarsi il punto nodale tra il Mediterraneo e l'Europa e per questo è stato sempre terra di conquista di popoli provenienti dalle pìu disparate località: Sicani, Cretesi, Elimi, Greci, Fenici, Romani, Arabi, Aragonesi, Spagnoli, Austriaci tutti popoli che hanno lasciato a Palermo testimonianze dei loro passaggi che ritroviamo nei numerosi edifici sparsi per la Città: dal Castello della Zisa, edificato durante la dominazione Araba nel IX secolod.C. insieme al Castello di Maredolce al Parco della Favorita. All'inizio dell'800, Palermo divenne la città dei cento Paesi in cui crescevano le borgate, espressione di un'economia del territorio in rapporto continuo con la città. Oggi il Centro Storico di Palermo è diviso in quattro mandamenti (Loggia-Castellammare, Tribunali-Kalsa, Palazzo Reale e Monte di Pietà-Capo) legati alle due arterie storiche della città: il Cassaro e via Maqueda, strada perpendicolare alla prima e che, all'incrocio con questa, crea la piazza Quattro Canti di Città. Risalendo il corso Calatafimi inerpicandosi per una serie di tornanti si arriva a Monreale. Lungo la strada, risalente alla metà del settecento, immersa nel verde vi si trovano esedre e splendide fontane di marmo e pietra realizzate dallo scultore Ignazio Marabutti. La prima è la Fontana del Pescatore, ricca di putti e delfini a seguire si incontra la Fontana del Drago, inserita in uno stupendo scenario, con la sua elegante scalinata. La storia di Monreale è molto più antica del XVIII secolo; si presume infatti che Monreale sia ancora più antica e non nasca con il Duomo. La leggenda narra dell'apparizione della Madonna in sogno a Guglielmo II , la quale gli indicò il posto dove era nascosto un tesoro che lui avrebbe dovuto utilizzare per far erigere uno splendido Duomo; alla costruzione del tempio Guglielmo chiamò a lavorare muratori arabi, artisti e mosaicisti bizantini e borgognoni per il chiostro e per tutto il complesso monumentale.